” Ciò che ha germogliato è visibile e riconoscibile da tutti, ma non tutti possono vedere ciò che ancora non ha germogliato. Cercare di reagire quando le cose sono diventate manifeste è come voler superare un cavallo da corsa con un mulo. E’ troppo tardi per avere un effetto. Se percepisci le cose prima che siano germogliate, sei pronto ad affrontarle prima che succedano. Quando poi arriva il momento la tua reazione è come l’acqua che spengne il fuoco. Il lavoro procede secondo i tuoi piani.
L’ordine è potenziale caos, l’abbondanza è potenziale scarsità, la vita è potenziale morte. Ti sembra troppo lontano? Tutto ciò che ti circonda è potenziale “.
Tratto da “La mente del samurai. Il codice del bushido” a cura di Thomas Cleary.
Come in altre occasioni trovo utile trascrivere parti eloquenti di volumi molto importanti. In questo caso ho preso come incipit uno dei testi fondamentali della cultura giapponese “Il codice del bushido”. La parola bushido si può tradurre come via (do) del guerriero (bushi).
Insieme a lo Hagakure (un altro testo di cui parlerò ampiamente in seguito) costituiscono essenzialmente dei manuali di vita, o per meglio dire di condotta esistenziale. Ciò che vi è scritto è per me di grande ispirazione ed esempio, tenendo presente che l’interpretazione che gli viene data deve essere sempre ben calibrata da un eccesso di buon senso.
Il testo che ho voluto condividere descrive una situazione alquanto realistica ed attuale. Questo dovrebbe far riflettere e meditare . Del resto non bisogna essere dei geni per trasmettere un giusto principio, basta saper osservare prima di tutto se stessi.
Immagine di copertina presa dal web.
Federico Marcantoni Blog 