<<…In un racconto di Akinari Ueda che ha per tema la bellezza della lealtà, intitolato “Il giuramento tra i fiori di crisantemo”, un uomo, per mantenere una promessa scambiata anni prima con il suo più fedele amico, non potendo presentarsi fisicamente al luogo dell’appuntamento nell’ora stabilita, decide di suicidarsi per poter giungere in spirito sino a lui. Il fine del patto è puramente l’amicizia, la lealtà, non è in gioco nessun interesse materiale. Sacrificare la vita per qualcosa di estraneo a un interesse materiale potrà sembrare dissennato, ma una delle mie idee fondamentali è che l’essenza del promettere non sia da ricercare nello spirito dell’odierna società contrattuale, bensì nella lealtà degli esseri umani. Nella vita di un uomo il tempo non ritorna>> (MISHIMA 1987:33).
Tratto dal libro “L’etica del Bushido. Introduzione alla tradizione guerriera giapponese” di Mario Polia, edizioni il Cerchio, 2008.
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Qui si parla di lealtà e sincerità. Due concetti uniti tra di loro, inscindibili e rigorosi, che non ammettono scusanti. Il testo descrive un concetto altamente sociale di una cultura lontana, e ne mette in risalto le sue caratteristiche primordiali. Il principio da prendere in considerazione è fondamentale: La tradizione e il saper vivere passano dall’uomo e dal suo apparato intrinseco, dallo spirito e dal coraggio.