
Uno dei testi più criptici e di mutevole interpretazione che racconta di verità. Mi sembra incredibile come utilizzi la parola “oggi” e ne descriva la disarmante attualità.
L’ autore è misterioso ma il libro “Tao Te Ching” viene associato a Lao Tzu, figura emblematica del Taoismo cinese, forse la più grande religione non-religione.
Sulla stesura di questo testo il mistero diventa ancora più intricato, se ne attesta la composizione tra il IV e III sec a.C.
Quello che rimane è la testimonianza di ciò che è scritto.
Difficilissima l’interpretazione per un occidentale, ancor più complesso definirne concettualmente il suo utilizzo.
Questo passo che descrive i tre tesori fondamentali mi permette di ottimizzare la mia prospettiva nei confronti delle cose, delle situazioni.
Si parla di misericordia, frugalità e umiltà.
Tutto questo è per così dire distonico rispetto al resto che fa parte della vita quotidiana. Leggo di principi morali ed etici, ma intorno a me le leggi si muovono dalla parte esattamente opposta… Ma allora cosa vuol dire?
La risposta è semplice: assolutamente nulla.
Quel nulla che è il principio di tutto, il vuoto.
Gli addetti ai lavori dovrebbero conoscere bene tale principio. Intendo dire che coloro i quali non hanno indossato per puro caso l’abito del saccente arcaico, ma sono “vittime” designate ad esserlo, dovrebbero saperlo.
Immagine di copertina presa dal web (http://taoprints.com/).